Visualizzazione post con etichetta Apulia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Apulia. Mostra tutti i post

sabato 12 febbraio 2022

Elezione al rango di contemplatore della luna di Danilo Di Prinzio

I racconti presenti nella raccolta sono come elisir preparati con stelle frantumate nel mortaio del cervello. Bevande capaci di trasportare il lettore verso quella sottesa trascendenza a cui i personaggi nella loro semplicità cercano di aspirare.

Danilo Di Prinzio è nato nel 1972 a Guardiagrele, antico borgo alle pendici della Majella, Danilo dice di aver bruciato una laurea in filosofia prima di iniziare a lavorare per un’impresa di costruzioni, lavoro durante il quale approfitta delle pause per scrivere; ha pubblicato i suoi racconti e poesie presso varie riviste letterarie.

ACQUISTA  


 

sabato 29 gennaio 2022

APOKRIF NERETVA di SÁNDOR HALMOSI

“Se c'è molta luce, possiamo fingere di non vedere./ C'è tantissima luce. Non possiamo fingere di non vedere.” // Il raffinato discorso poetico di Sándor Halmosi si fa sempre più fibroso, le sue “schegge” appaiono nei luoghi più inaspettati, altre volte il corpo pulsante della poesia è lacerato e incrinato. Basta toccarne la superficie, per percepire la nostra “vita patchwork”. Ne trarremo il meglio, se ci ferisce. In ogni poesia c'è uno spazio vuoto che appartiene solo a noi, al lettore. Il marchio distintivo di Halmosi è una percezione del mondo sottilmente moderna e spirituale. Una poesia precisa che misura in modo affidabile la densità angelica. (András Visky)

APOKRIF - Traduzione dall’ungherese Györgyi Gyetvai e Gianmaria D. Eletto
NERETVA - Traduzione dall’ungherese di Ágnes Kenéz


In copertina e nel libro illustrazioni di István Fábián

 

ACQUISTA


 

martedì 25 gennaio 2022

Contrasti Radioattivi di Paolo Laddomada

26 aprile 1986 - Alle ore 1:23:45 locali, durante un test sulla sicurezza nella centrale nucleare di Chernobyl, precisamente sul reattore n. 4 sito in Pripyat, per un (presunto) errore del personale al lavoro in quel momento, accade l’irreparabile. Il test doveva essere condotto di giorno, da personale appositamente preparato ma, a causa di un parallelo calo nella rete che forniva l'energia alla vicina Kiev, il via libera per ridurre la potenza del reattore di Chernobyl senza rischiare deficit di fornitura, venne dato solo di notte, quando era in servizio il personale del turno successivo, completamente all'oscuro delle procedure di emergenza. L’esplosione e il conseguente incendio del reattore n. 4 provocano, a tutt’oggi, il più grave disastro nucleare della storia. Tra le pagine di questo libro, rivivono per immagini testi, contesti, viosnari e fantasmatici di un multiverso comunque appartenente alla nostra più recente storia contemporanea

ACQUISTA

 


 

giovedì 20 gennaio 2022

Le metamorfosi di Casanova di Attila F. Balázs

Le storie delle Metamorfosi di Casanova presentano l'amore come la motivazione più profonda dell'umanità, il seme della vita e il sorriso dell'esistenza, sentimento principe dell’animo umano, senza il quale la vita stessa sarebbe un tunnel buio.

Prendendo come pretesto per le sue narrazioni la "gloria" di un personaggio noto per le sue avventure erotiche, Attila F. Balázs fa dell’eclettica figura di Casanova simbolo del comportamento e delle esperienze erotiche e sentimentali di ogni lettore uomo; Casanova fa parte dell’immaginario collettivo del genere maschile: la gioia effimera eppure appagante della seduzione. L'amore si manifesta infatti in mille modi diversi, ha mille diverse sfumature. Non potrà mai essere definito totalmente dalle parole, è un sentimento sfuggente, fluido che inonda l’anima, tremore del corpo, esaltazione e pianto. (dalla prefazione di Laura Garavaglia)

ACQUISTA


 

lunedì 10 gennaio 2022

Grillo, Elevato o Illuminato?

Serve un grande spirito di osservazione per poter cogliere i dettagli in grado di mutare la consapevolezza della realtà e farci guardare il mondo con occhi differenti. Questo libro tenta di fare luce su una serie di elementi simbolici in qualche modo esotericamente legati al leader storico dei pentastellati, e di rispondere ad altri irrisolti interrogativi sulla carriera politica (iniziatica?) di Beppe Grillo
Prefazione di Mario Contino 

ACQUISTA  



lunedì 1 novembre 2021

Il falò della follia di Federico Lenzi

La banalità non merita poesia e Federico Lenzi qui sembra rispondere, con convinta adesione, a quanto Maurizio Cucchi andava affermando circa venti anni addietro. Si era appena entrati nel nuovo millennio e, notando che «la poesia civile non è genere che goda oggi di particolare fortuna», si diceva «convinto che il poeta abbia anche un dovere di interpretazione e intervento, di critica e denuncia, rispetto alla realtà del suo tempo». Possiamo parlare, dunque, di sistema nella riflessione poetica di Federico Lenzi? Sarebbe troppo impegnativo e si caricherebbe di eccesive responsabilità un neomaggiorenne. Con le inevitabili limitazioni dovute alla sua giovane età e con l’ammirazione per le sue numerose e piacevolmente disordinate frequentazioni culturali e letture, sembra di poter intravedere – talvolta in maniera evidente, talaltra in forma accennata – quanto Matteo Lefèvre, qualche anno fa, scrisse a proposito di una bella e controversa voce statunitense, parlando di «una poesia... comprometida, “impegnata”» e ponendo così in luce una «voce… libera e fresca, mai ingessata o annunciata». È questa freschezza di verso, che consente di descrivere un recinto di valori per la poesia di Federico Lenzi; un recinto ampio con diverse possibilità di essere allargato, non un hortus conclusus che ha il sapore dell’egoismo e della sufficienza, piuttosto che dell’organicità e della necessità di contaminarsi. Del resto, sono passati appena cinque anni da quando – già fisicamente fuori misura rispetto ai coetanei – Federico Lenzi usciva dalla scuola media, a volte “solo e pensoso”, tirandosi dietro il trolley di libri: immaginavo tanti libri e tanto spazio vuoto in quella valigia. Invece no, con i libri c’erano anche tanti frammenti e lacerti di un discorso che in queste pagine egli ha cercato di comporre in maniera più compiuta. È da credere che siano rimasti nel trolley tanti altri frammenti da elaborare e per questi ultimi il tempo della fioritura sembra già alle porte. (dalla prefazione di Angelo Sconosciuto)


Federico Lenzi nasce a Brindisi il 24 agosto nel 2001. Si dedica all’attività poetica a partire dai quindici anni, trovandola unico sfogo per liberarsi da quelle prigioni che alcuni chiamano adolescenza, altri prospettiva di vita. L’iniziale incanto della parola fine a se stessa viene poi mutato in favore di un’opera che tenti l’abbattimento di una società marcia, filo conduttore di questa raccolta. Da sempre affascinato dallo studio delle Lettere, studia e vive a Bologna, dove ancora si dedica all’Arte in attesa di idee più alte
In copertina: Burn it to the ground by Christopher Burns on Unsplash 
Photo by Camila Quintero Franco on Unsplash
Photo by Elijah O’Donnell on Unsplash
 
ACQUISTA 
 
 

 

Poesia in movimento, un ponte tra culture: ANTOLOGIA DEL FESTIVAL EUROPA IN VERSI E IN PROSA 2024

  AAVV, Poesia in movimento: un ponte tra culture ANTOLOGIA DEL FESTIVAL EUROPA IN VERSI E IN PROSA 2024 A cura di Jalisco P. Pineda Vázquez...