domenica 16 luglio 2023

L’universo al confine della paura: la vita e le opere di H.P. Lovecraft di Stefano Donno

“Non vi è un solo narratore di horror, fantascienza, weird, soprannaturale, grottesco – sia contemporaneo che successivo a H.P. Lovecraft – che non si sia ad egli ispirato: nomi tra i quali si annoverano Stephen King, George R.R. Martin, Robert McCammon e Joyce Carol Oates devono, alla loro letteratura, la forte ispirazione ricevuta da Howard Philipp Lovecraft, maestro comune che oggi è e resta  immortale, tra i più amati e letti di tutti i tempi....

(dalla prefazione di Antonia Depalma)

(…) Basti pensare che il già citato Necronomicon, pur essendo dichia- ratamente il frutto dell'ingegno del suo autore, si è trasformato in un vero e proprio grimorio contenente oscuri segreti e indecifrabili misteri per moltissimi studiosi, tanto  che in diverse occasioni sono nate leggende direttamente collegate ad esso. 

(dalla post fazione di Mario Contino)

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Inquietudini di Luca Imperiale

Luca Imperiale è nato a Brindisi nel 1983. Vive a Sannicola, nel Salento.  Nel 2015 si è iscritto all’istituto di scienze religiose di Lecce, l’ISSRM “Don Tonino Bello” conseguendo il titolo magistrale con una tesi intitolata: “Tratti antropologici in Dostoevskij. Nell’inquieta  sofferenza la libertà cristiana”. Ha pubblicato: “I giorni dell’ombra.  Diario degli occhi disarmati” (Musicaos editore, 2020); ha curato  “Danteide(e)” (5emme), raccolta di contributi scritti in occasione del  7ooesimo anniversario della morte di Dante Alighieri. Nel 2022 ha  pubblicato, il poema “Il Balordo” per Spagine - Fondo Verri edizioni e  il racconto in versi “Il tempo di Pinocchio” per Controluna. “Inquietudini” è il suo primo romanzo.

Con una ballata di Mino De Santis

Il disegno in copertina è stato realizzato dalla giovanissima Alice

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Urano di Laura

Esce Urano. Raccolta di versi. Laura è nata a San Benedetto del Tronto (AP), dove tuttora vive e lavora. Laureata in Lettere Moderne all’Università di Bologna, è  insegnante in una Scuola Secondaria di Primo Grado. Amante e cultrice fin dalla più tenera età della scrittura in versi, suoi testi sono stati premiati o segnalati in diversi concorsi letterari, tra gli altri: finalista al Premio Internazionale di Letteratura “Città di Como” 2019 nella sezione inediti; Premio “Lorenzo Montano” 2021, Menzione d’Onore con la raccolta inedita Acqua; Premio “Poesia Onesta” 2022 con la raccolta inedita Transizioni (miglior silloge marchigiana). Urano (Premio “Europa in versi” 2022) è la sua opera prima.

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Sulle tracce della Poesia di Donato Di Poce con la prefazione di Gino Ruozzi

Da oltre vent’anni Di Poce sta tenacemente proponendo le ragioni della  letteratura contro ogni possibile degrado di umanità. Lo fa con coraggio e coerenza, alternando l’affilato epigramma e il luminoso aforisma. Di  Poce è un esploratore di generi e si muove con scioltezza dall’arte alla letteratura, dalla poesia al saggio all’aforisma. Anche sul piano  lessicale egli cerca di aprire nuovi orizzonti affidandosi alle risorse
della «creattività» e alle forme in evoluzione dei «poesismi»,  coniugando etica ed estetica, come indicano gli
Appunti per una nuova estetica della visione e una nuova etica fotografica (2012)…” Prof. Gino Ruozzi

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Galestro di Bruce Hunter - Traduzione di Andrea Sirotti

«L’azoto nel nostro DNA, il calcio nei nostri denti, il ferro nel nostro sangue, il carbonio nelle nostre torte di mele sono stati prodotti all’interno di stelle in collasso. Siamo fatti della materia delle stelle». Carl Sagan, Cosmo

Galestro è un terreno arenoso, ricco di minerali, che si trova nei vigneti del Chianti in Toscana, conferisce ai vini della regione un sapore unico. Materia di stelle, come dice Carl Sagan. In altre parole, come ci dice l’anziano dei Piedi Neri Narcisse Blood, “…i Piedi Neri sono il popolo delle stelle”. In effetti, se tutta la vita terrena deriva dalla sostanza delle stelle cadenti, Galestro è l’essenza, la sostanza, la grana.

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Il segugio - Il nuovo caso del commissario Cantelli di Franco Serra ( I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno)

La principale caratteristica dell’acqua è quella di portare vita, ma non è sempre e soltanto fonte di nutrimento. Può diventare anche  portatrice di distruzione quando si impone con la forza sulla natura  circostante, o messaggera di morte se la malvagità dell’uomo le consegna il risultato delle proprie nefandezze. Riuscirà il commissario Cantelli a districarsi in questo nuovo caso senza lasciarsi fuorviare dalle  tante informazioni raccolte? E alla fine della storia, che cosa avrà  prevalso in questa tragedia? L’odio, la pazzia, l’indifferenza, la  casualità, o vinceranno gli impulsi irrazionali dell’amore?

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UNA PERLA CHE PUÒ SOLO ASSAPORARE IL MARE di Bill Wolak

William Wolak nel 2007 è stato selezionato per partecipare a una  delegazione di amicizia in Iran sponsorizzata dalla Fellowship of  Reconciliation, la più grande e antica organizzazione interconfessionale americana per la pace e la giustizia. Durante l’estate del 2010, il  Nostro ha soggiornato in Cina e Giappone, inviato dal National  Consortium for Teaching about Asia. Ha partecipato inoltre a vari  Festival Internazionali di poesia in India e in Europa, tra cui Mihai  Eminescu di Craiova, Romania; Europa in versi, Como, Italia; al Festival Internazionale di Poesia di Pesaro, Italia; alla Settimana  Internazionale di Poesia Xichang-Qionghai Silk Road, Xichang, Cina;  all’Ethnofest, Pristina, Kosovo e alla Settimana Internazionale di  Poesia di Chengdu, Chengdu, Cina.

Traduzione a cura di Laura Garavaglia
Translated by Laura Garavaglia

williamwolak@netzero.net

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Nottario: Aforismi 2015 – 2021 di Marco Ercolani (collana Dissensi a cura di Donato Di Poce)

Al mio Nottario metto mano ogni giorno, scrivendo quello che è il  contrario di un Diario: se il “diario” accoglie le annotazioni diurne  della percezione, il “nottario” rivela i soprassalti notturni del  pensiero. Il mio Nottario non è dissimile dal Palais Ideal del postino  Ferdinand Cheval, assemblato pietra dopo pietra, notte dopo notte, in  decenni di semifolle lucidità: è questo il mandato a cui devo obbedire.  Senza libri a cui obbedire la vita perde senso: libri che siano  sorgenti, matrici, inizi, come lo è questo Nottario, crogiuolo di  possibili opere in corso. (Marco Ercolani)

La foto di copertina è di Paola Mongelli
La foto in quarta di copertina è di Chiara Romanini

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E se nel giallo ti vedrò di Marcello Buttazzo

Marcello Buttazzo canta, a volte ossessivamente attraverso la  reiterazione di lemmi e situazioni, la vita (la sua e quella d’intorno)  rendendola in versi frementi sino alla vertigine. L’esito (rinvenibile  specialmente dalla lettura a voce alta di questi versi) è quello d’un  intreccio polisonoro e policromatico che consente di entrare nel mondo  poetico di Marcello Buttazzo. (Vito Antonio Conte)

In fondo la  poesia di Marcello Buttazzo è e resta una lirica d’amore nel senso più
ampio di questo termine a sua volta così ampio e il presente libro non  si sottrae certamente a ciò. Ma, sullo sfondo, si agita una certa  disperazione, o forse lacerazione, un’ansietà diffusa che non sembra  trovare vera pace, che non si placa. Riguarda il destino del poeta e del mondo. (Roberto Dall’Olio)

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The Rapids - Le rapide di Yogesh Patel

Nella sua produzione poetica, Yogesh Patel non ha mai avuto timori nel mostrarci gli aspetti più duri dell’esperienza dell’immigrato, in  specie: la difficoltà di essere accettati e di trovare un senso di  appartenenza. Il suo approccio spicca nella poesia contemporanea;  laddove altri autori tentano di mascherare quella sofferenza, o di trattarla per allusioni, Patel la pone in primo piano e al centro, così  che risulti ineludibile e debba essere affrontata. 

(Traduzione a cura di Angela D’Ambra)
Commento di Rishi Dastidar
(Pubblicato su Residenze Poetiche nella traduzione di Matteo Galluzzo)

I siti web dell’autore sono:
www.patelyogesh.co.uk e www.skylarkpublications.co.uk

In copertina:
Audrey Margeridon, artiste de l’imaginaire
“Qui sera le plus rapide?”, 2019, Olio su tela.
https://www.audreymargeridon.com/

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Per esempio, un Uomo di Pierfrancesco Gatto

La poesia di Pierfrancesco Gatto è, a mio avviso, più che  un'esperienza di lettura, un'esperienza sensoriale. Leggendo, ci si  rende conto che il tentativo di comprendere praticamente i contenuti di  questi scritti, porterebbe ad una snaturazione degli stessi, proprio  perché ricchi di una espressività inspiegabile. Temi ricorrenti si  ritrovano nella descrizione di paesaggi e luoghi del nostro Sud, come il mare e la stessa Copertino, paese in cui vive lo scrittore. Si nota,  inoltre, una ricorrente inquietudine che salta fra la decadente  materialità corporea e la ricerca di un benessere esistenziale che sia  oltre... Oltre cosa? Forse è proprio questa la ricerca costante che  Pierfrancesco racconta con la sua poesia: credo che voglia ricercare  solo la leggerezza, quella essenziale dell'essere, che vada oltre il
peso del corpo, oltre il pensiero della vita, oltre l'imbarazzante,  giornaliero sfiorare della morte, in ogni sua forma; oltre  l'annichilimento delle tradizioni, oltre il volere, oltre Dio. 


(dall’introduzione di Maurizio Leo)

L’immagine in copertina è stata realizzata da Giada Rosafio per la raccolta di versi di Pierfrancesco Gatto

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Costruire un cubo di carta in solitudine: Poesie scelte di Jon Andión

JON ANDIÓN (Madrid, 1984) è nato in una famiglia profondamente legata alla cultura, appassionandosi alla musica, alla letteratura e all'arte fin da bambino. Figlio di un cantautore ha studiato al Lycée  Français di Madrid e ha conseguito le lauree in Giurisprudenza e in  Scienze Politiche e dell'Amministrazione presso l'Università Carlos III  di Madrid. Ha vissuto a Roma, dove ha studiato legge e lavorato nel  mondo dell'arte per l'ufficio mecenatismo dei Musei Vaticani, oltre che a Los Angeles, in California, dove ha conseguito un Master in Diritto  dello Spettacolo e Business presso la University of Southern California lavorando anche come consulente in materia di cinema e musica. È poliglotta e musicista. Attualmente lavora in una società di produzione audiovisiva di Madrid. Ha pubblicato "Palabras Invisibles" (Huerga &Fierro Editores, Spagna, 2011), "Soñar" (Huerga & Fierro Editores, Spagna, 2014), "Entre Cosas Salvajes" (Ediciones Perro Azul, Costa Rica,2015),"La Mirada Abierta" (Casa de Poesía, Costa Rica, 2017), "El
Sonido del Vigía" (Huerga & Fierro Editores, 2018) e "El Calor  Oculto de las Cosas Rotas" (El Rayo Azul. Huerga & Fierro Editores,  2023). Dal 2012 partecipa anche a incontri letterari e festival di  poesia, sia a livello nazionale che internazionale, come Cosmopoetica e  il Festival Internazionale di Poesia della Costa Rica, e sue poesie sono pubblicate su riviste letterarie come Barcarola

Immagine di copertina: “Composition” di Liubov Popova

Poesie tradotte in italiano da Jon Andión
Revisione dei testi a cura di Laura Garavaglia

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Pietra Rotta di José Ramón Ripoll

“Tutto è desolazione tra la bruma // che sfuma il pellegrino nel  paesaggio dell’essere e il non essere,// però ha già udito l’origine nel tuo centro // e ha citato il tuo nome, pietra rotta” (José Ramón Ripoll)

José Ramón Ripoll (Cadice, 1952), poeta, scrittore e musicografo, ha svolto un'ampia opera di divulgazione musicale e letteraria attraverso la radiofonia spagnola, le università e diversi media specializzati. Dalla sua fondazione nel 1991, è direttore di RevistAtlántica de poesía, una pubblicazione dedicata alla promozione
della poesia iberoamericana e internazionale. È autore di diversi libri di poesie, tra cui La Tauromaquia (1979), Sermón de la barbarie (1981), El humo de los barcos (Visor, Madrid, 1983), Las sílabas ocultas (Renacimiento, Siviglia, 1991) e Niebla y confín (Visor, Madrid, 2000), Hoy es niebla (Visor, Madrid, 2002), Estragos de la guerra (Editores del Centro de Arte Moderno, Madrid, 2011), Piedra rota (Tusquets,
Barcellona, 2013) e La lengua de los otros (Visor, Madrid, 2017).  Diverse antologie della sua poesia sono state pubblicate in Colombia,  Messico e Spagna, quest'ultima con il titolo La sombra de nombrar  (Renacimiento, Siviglia, 2020). Ha inoltre pubblicato numerosi articoli, saggi e monografie letterarie e musicali, molti dei quali dedicati allo studio del rapporto tra musica e poesia, tra i quali: Variaciones sobre una palabra; Cantar del agua; El son de las palabras; Poesía en música.

Immagine di copertina: Piedralma @ Juliana Serri
Traduzione di Gianni Darconza

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RINASCIMENTO: la danza delle idee di Donato Di Poce

Questo libro di Donato Di Poce, RINASCIMENTO: La danza delle idee, in perfetta sintonia con lo spirito Rinascimentale è al contempo, un  libro storico, didattico, didascalico, critico, Enciclopedico e  CreAttivo con un’entusiasmante, capitolo finale sul Rinascimento  nell’Arte Contemporanea. Il Rinascimento è stato caratterizzato dicevamo da una vera e propria Danza delle Idee, arricchita e impreziosita dalla sperimentazione e dalla multidisciplinarietà degli artisti e poeti (Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Piero della Francesca, Macchiavelli, Poliziano, Alberti, Ficino, Vasari etc…che erano poliedrici, creativi, innovatori) e uomini di cultura e dal fatto che le Accademie e nelle botteghe degli artisti si confrontavano e  contaminavano idee, tecniche, filosofie, religioni. Si approfondirono in questo periodo gli studi delle altre religioni, della Filologia,  dell’Astrologia, Archeologia, Matematica.

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Magia e Affini di Edoardo Convertino

Esce Magia e Affini di Edoardo Convertino. L'autore è nato a Como il 22 aprile 2000 e ha trascorso i primi 19 anni di vita a  Grandate, piccolo paese della provincia comasca. La passione per la  poesia e per la letteratura nasce in lui durante gli anni liceali. A  partire dal 2018, vedono la luce i primi componimenti poetici. Dopo  essersi diplomato presso il Liceo Scientifico “Paolo Giovio” si  trasferisce a Bologna nel settembre 2019 iscrivendosi alla facoltà di  lettere moderne presso l’Alma Mater Studiorum Unibo. Nel medesimo  periodo prende avvio il progetto “Magia e Affini” che viene concluso  circa due anni dopo e vince il premio internazionale “Europa in Versi  2022” per la sezione “poesia inedita giovani”. Laureatosi nel Luglio  2022 con una tesi dal titolo “Il mito attraverso l’arte: presenza e  valore di Dante, Michelangelo e Leonardo nei Canti Orfici di Dino
Campana”, prosegue i suoi studi iscrivendosi alla laurea magistrale di  italianistica sempre presso l’università di Bologna. I suoi interessi si concentrano prevalentemente sulla letteratura, in modo particolare  verso quella dell’Europa contemporanea, e sulla musica progressive e  jazz (ispirazioni anche per alcuni passaggi dei suoi testi).. Vincitore  assoluto del Premio Internazionale di poesia e narrativa “Europa in  versi e in prosa” (VII edizione) nella sezione poesia inedita giovani

 
 

 

OBSCURA n. 0 - Un’insolita simpatia per il Diavolo: Raccolta periodica di scritti su crime, noir, criminologia a cura di Mirco Turco

Interventi ed autori :Editoriale di Mirco Turco, Sette e  psicosette: il male oscuro di Alice Mignani Vinci, Satanismo, tra  definizioni e storia di Francesco Esposito, Sette e psicosette: origine  ed eziologia di Antonia Depalma, Scelta di adesione al gruppo o inganno? Il contributo della grafologia allo studio del fenomeno di Alessandra
Abatelillo e Elisa Tricarico, Sette Sataniche 2.0 di Giuseppe Lodeserto, Charles Manson: un mostro di carta? di Mirco Turco, Religious Sect and  Adolescence di Francesco Esposito e Arnaldo Lovecchio, I crimini nelle  Sette Sataniche: Aspetti giuridici di Federica Candelise

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R A F F I C H E: (Aforismi) di Hiram Barrios

Negli ultimi decenni in particolare si è sviluppata un’intensa  attività di critica e di invenzione, che ha dato modo di conoscere la  quantità e la qualità degli scrittori di aforismi, di cui il messicano  Hiram Barrios come autore, editore e curatore di testi è stato  interprete e promotore fondamentale. È anche per questo che i suoi  aforismi hanno un’alta e profonda connotazione critica, sia diretta sia  metaforica. Non a caso pertanto buona parte dei suoi testi sono  costituiti da “aforismi sugli aforismi”, aforismi che perciò riflettono  sulla natura stessa dell’oggetto che essi stessi sono. È un genere nel  genere che ha contraddistinto la storia millenaria degli aforismi e che  ritrova in Barrios appassionata energia e feconde prospettive.

(dalla prefazione di Gino Ruozzi)

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EROSATIRE di Zanni Egeo Diomarta a cura di Diego Martina

Chi è Zanni Egeo Diomarta? Un poeta? Un sottile ed erudito  sollevatore di polemiche? Onestamente non mi sono mai posto il quesito,  fin dal primo momento in cui ho avuto la fortuna e il piacere di  conoscerlo, quando le nostre strade si sono incrociate in grazia della  comune passione per la cultura e la poesia e, forse, anche a causa di  qualche sotterranea e invisibile affinità elettiva, che ha radici nelle  parti più segrete e insondabili dell’animo umano. Ma, senza pormi alcuna domanda, Zanni mi ha sempre dimostrato un fatto basilare e di  importanza capitale: quello di essere un professionista e un uomo che  non solo fa, ma soprattutto vive la poesia e la letteratura. E, quando  si vive la letteratura, non si può essere parziali o settari, non si può cioè sezionarne il corpo, quasi fosse quello di un cadavere sottoposto  ad autopsia, come invece capita di fare fin troppo spesso proprio ai  critici letterari e agli studiosi, seppur in buona fede (ma molte,  troppe volte, un po’ meno). Se si vive la letteratura nel vero senso del termine, non si può far altro che accettarla ed accoglierla a braccia  aperte per quello che è: un’anima e un corpo vivi, caldi e sanguigni, che racchiudono e comprendono nella loro sterminata visione tutti gli
aspetti del reale, dai più nobili e sublimi fino ai più infimi e  degradanti. C’è poco da stare a sindacare, cosa che per altro non è né  il mio lavoro, né quello di Zanni. Questo libro, di cui sono onorato di  poter scrivere la prefazione, dimostra certamente che Zanni Egeo  Diomarta è un uomo che vive la poesia e la letteratura, senza limitarsi a guardarle e contemplarle rispettosamente (ma solo in apparenza)
dall’esterno, senza ridurle esclusivamente al loro aspetto certamente  più dorato e scintillante, più epico o liricheggiante.
 

(dall'introduzione di Giovanni Di Vico)

 

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POESIA, LOCALITÀ E GLOBALIZZAZIONE Antologia dei poeti partecipanti al Festival EUROPA IN VERSI 2022

Esce l'antologia del Festival Europa in Versi 2022 a cura di Laura Garavaglia e Andrea Tavernati. I poeti dell’Antologia e del Festival Europa in Versi 2022 -

 LAURA ACCERBONI, EDOARDO CALLEGARI, ION DEACONESCU, SABRINA DE CANIO, CHOI DONGHO, FRANCA GRISONI, KIM KOOSEUL, LETA SEMADENI, RAFAEL SOLER, DMYTRO TCHYSTIAK, PASQUALE DI PALMO, STEFANO MASSARI, NADIA AGUSTONI, ALESSANDRO BELLASIO, LAURA COSTANTINI, TOMMASO PAPAIS, PIERO SCHIAVO, EDOARDO CONVERTINO, CHIARA CARUGATI, ISABELLA LIPPERI, ASIA VAUDO, LUCIA FORNAINI, STENO MORIN

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"ANNA BOSCHI - ContaminAzioni: La lezione di un’Artista in dialogo costante con la Vita e la Poesia" di Donato Di Poce ( I Quaderni d'Arte del Bardo)

Esce "ANNA BOSCHI - ContaminAzioni: La lezione di un’Artista in dialogo  costante con la Vita e la Poesia" di Donato Di Poce. Questo libro, non è un classico libro di critica d’arte, né un catalogo e non ha nessuna  pretesa esaustiva, storica o documentale, è semplicemente la piccola  storia di un’amicizia tra un’artista e un poeta con molte affinità  artistiche e umane, la piccola storia di una contaminAzione. Troverete  nel libro ( una sorta di carteggio intimo e segreto) alcune curiosità,  carte calligrafiche, poesie da me dedicate ad Anna, alcuni preziosi suoi inediti poetici, foto dei suoi lavori e cataloghi, lampi di verità e  d’incontri, che hanno accompagnato questi anni di amicizia e  contaminAzione poetica e artistica, che ci hanno portato a realizzare alcuni lavori insieme o meglio Anna ha preso a pretesto ogni tanto, la  mia poesia per realizzare alcuni splendidi libri d’artista e la “Valigia della CreAttività”.

 

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SOLSTITIUM di ANDREA CERADINI

Faceva caldo, come fa a primavera, e scesi per il viale alberato, riscaldato dal sole sul muro. ( ) La porta era aperta, c'era un soldato seduto su una panca al sole, un'ambulanza era  ferma all'ingresso (...), guardai e vidi il maggiore seduto al suo  tavolo, la finestra aperta e il sole che entrava nella stanza. 

(“A Farewell to Arms” - Ernest Hemingway)

«Ehi! Guarda quello là, quel ragazzino che sta in disparte, con quella strana camicia marrone», il dottor Savinio indicava un ragazzo alto e robusto, dai capelli scuri, la fronte alta e il volto serio, che se ne stava  solitario, con i gomiti nudi sotto le maniche arrotolate, appoggiati sul tavolo della Locanda due Spade, osservando la strada trafficata di  camion militari. L’aria era satura dei loro scappamenti, del suono dei clacson e delle grida dei sergenti.

 

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Magia del Chaos. Una nuova via di Andrea Antonello Nacci

Sono pochi i ricercatori che possono e sanno approcciarsi al tema  della magia con la dovuta serietà affinché questo non sfoci nel  qualunquismo, nell’ovvio, nel ridicolo persino. In questo Saggio l’autore Andrea Antonello Nacci affronta il tema della Magia Caotista con metodica e logica ineccepibili, approcciandosi con la dovuta  freddezza di chi intende creare un’opera in grado si di trasmettere  conoscenze e sensazioni intense, ma senza che la stessa sfoci nel  frivolo sensazionalismo che fa tanto bene al commercio e poco
all’evoluzione della coscienza umana. É veramente possibile raggiungere  il cuore della dottrina magica e restare comunque curiosi come fanciulli che osservando la crisalide nel suo stato di morte apparente,  fantasticano sul colore delle ali della futura farfalla? A mio avviso  si, e se ciò non dovesse verificarsi, allora il mago avrebbe certamente  fallito nel suo cammino di crescita e consapevolezza. Stregoni, Maghi,  Semidei, sono gli attori sull’invisibile scacchiera del destino,  entrambi accomunati dall’aver percorso, o star percorrendo, il medesimo  sentiero. Personalmente reputo quest’opera un’importante guida capace di informare non solo la parte cosciente del lettore ma anche la sua parte inconscia, fornendo così quell’input in grado di ravvivare la sacra  fiamma della consapevolezza superiore, spesso ridotta ad una flebile  favilla per colpa di forze esterne che, saggiamente sguinzagliate,  riescono a legare gli uomini con invisibili legacci. 

(dall’introduzione di Mario Contino)

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Il fiore bianco di Bruce Meyer

Non è stato facile selezionare dalle antologie originali in lingua inglese le poesie che compongono la presente raccolta. Ogni poesia di  Meyer ha, infatti, musicalità, ricchezza emotiva, incanto iconico. Nei  versi di Meyer, sentimento, percezione, intuizione si convertono, come  per magia, da eventi esistenziali e spirituali privati, in immagini che  comunicano quelle esperienze personali al lettore. Questo micro-miracolo di fruibilità, di comunicazione efficace, Meyer lo attua – sempre a  partire da una visione interiore – grazie a un uso parco, preciso,  prezioso – un uso «onesto» − del linguaggio. (Angela D’Ambra)

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Dio non sa di Alessio Arena (EX LIBRIS - I QUADERNI DEL BARDO EDIZIONI DI STEFANO DONNO)

La passione oggi è ritenuta un sintomo di giovinezza, invece è una prova di vocazione: quella pulsione irrefrenabile, ambiziosa che sprona a fare, agire, amare; a raccogliere per poi disperdere. Chi non ha i mezzi per costruire si adopera per distruggere. Almeno questo Dio lo sa. (Alessio Arena)


Alessio Arena - (Palermo, 12 ottobre 1996), scrittore e studioso di spettacolo, è Visiting Professor Press  l’Università Nazionale di Rosario (Argentina). Collabora con numerose istituzioni culturali italiane e straniere, ricoprendo anche incarichi di direzione. Conduce “La biblioteca di Babele”, rubrica di cultura italiana trasmessa dalla Radio Nazionale argentina, e cura il programma di cultura italiana “L’altra Italia” per la Radio del Comitato degli Italiani all’Estero di Rosario. Dal 2018 collabora con Treccani.it. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, tra i quali il I Premio Internazionale “Salvatore Quasimodo” (2016), il Premio “Virgilio Giordano” (2018), il Premio “Italia Giovane” (2018) e il Premio Internazionale della World Poetry Conference in India (2019). Nel 2021 è finalista al Premio Internazionale Dostoevskij. Ha pubblicato le raccolte di poesie Discorsi da caffè (2015), Cassetti in disordine (2016), Lettere dal Terzo Millennio (2016), Campi aperti (2017), Il cielo in due (2019); i saggi Il mondo a ribaltone. Il teatro nel gesto di Dario Fo (2018) e Nero accidentale. Gli anni di piombo nel teatro d’inchiesta di Dario Fo e Franca Rame (2020); il libro-intervista, con Elisa Iacovo, L’importante è che non diventi un’abitudine (2019) e il testo teatrale La vena verde. Liberamente ispirato alle lettere di Maria Antonietta Portolano Pirandello (2020). Alcune sue opere sono state tradotte in spagnolo, inglese e arabo

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Fra le pieghe del rosso di Marcello Buttazzo

“Questi versi son quelli d’un uomo innamorato che sa che al più gli è dato di guardare la donna di giorno e sognarla di notte, trasformando poi le pulsioni in liriche. Da par suo. Questo nuovo libro (dalla prima all’ultima “tessera”) è, dunque, un unico inno di Marcello all’amore. Al suo amore. All’amore di sempre. All’amore per la poesia. All’amore per la donna. All’ultima donna. (Vito Antonio Conte)

“La penna di Buttazzo è loquace nei confronti dell’anima e dei suoi  palpiti, passa a setaccio l’effervescenza dei fremiti infiniti che percorrono la schiena dell’autore. L’amore è “l’unico possibile scenario aperto sul sogno”, quell’amore di cui il poeta non si accontenta di  viverne le stagioni acerbe ma desidera indagare il rosso, anzi, le  pieghe del rosso: “scovare il corso del sangue, l’ardimento temerario, il fermento delle stelle”. (Chiara Evangelista)

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L’acqua è seminale di Riccardo Giuseppe Mereu

Le parole di Riccardo Giuseppe Mereu lasciano senza punti di riferimento “Sono così confuso…/ E allora esco, altrimenti affondo/ come una barca/ priva di timone, solo con i remi/ della volontà./ Dove ti trovo, quando mi sveglio? Dove mi sveglio, quando ti trovo? ”. L’alto diventa basso , niente è come appare, tutto viene messo in discussione . I punti fermi della sua poetica rimangono i luoghi e le date in cui scrive che lui riporta sotto ogni poesia. (…)


Fare un viaggio nella silloge di Riccardo Giuseppe Mereu presuppone una caduta incondizionata nell’universo delle sue parole che sovvertono lo status quo, si dirigono verso il caos, per poi tornare a noi arricchite di nuovi significati filosofici. (Elisa Longo)

Cura editoriale Valentina Sansò / Photo cover by Matthew Henry on unsplash
 
 
 
 

 

ARTnote n°5 _ Francesco Pasca

Francesco Pasca, scrittore di passaggio, nato a Sanarica (Le) di martedì 11-06-1946. Nel '79 scrive con la semiologa del Gruppo '70, Rossana Apicella, il manifesto detto della Singlossia. Tuttora contribuisce con il suo linguaggio verbo visivo. Le sue performance e i suoi elaborati da Milano a Palermo con i maggiori esponenti della Poesia Visiva.

CHIODI BATTUTI: haiku scelti di Akano Yotsuba a cura di Diego Martina

Nel discorso tenuto durante la cerimonia di premiazione alla  34esima edizione del Premio Nuove Voci dello Haiku Moderno (現代俳句新人賞), il vincitore Akano Yotsuba (1977-) ha definito lo haiku «la forma poetica più bella dopo il silenzio», sottolineando con tali parole quanto la brevità (di fatto quasi prossima al silenzio) giochi in esso un ruolo fondamentale. Yotsuba non è certo il solo: già in passato, infatti, autori come Terayama Shūji avevano definito lo haiku «un ago»,  rintracciando nella brevità della forma la ragione della sua “puntura poetica”. Tuttavia, è proprio questa brevità concisa a essere talvolta considerata il limite intrinseco dello haiku, in quanto difficilmente ciò che è grande riesce a trovare spazio in ciò che è piccolo. Ma tale assunto – pure ipotizzabile a seconda dei casi – viene del tutto azzerato nei componimenti di Yotsuba, dove lo haiku non è più ciò che intende esprimere, quanto ciò che intende indicare. Proprio come nel celebre insegnamento Zen del dito che indica la luna, dunque, lo haiku si fa dito, e nel leggere i singoli componimenti c’è chi scorgerà la luna di volta in volta indicata e chi, per forza di cose, si fermerà a osservare il dito. (dall’introduzione di Diego Martina)

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Tutto ciò che è: Poesie scelte da I ritorni e altre raccolte poetiche di Alfred Corn

  Corn non è un poeta confessionale. Le sue poesie suggeriscono che i momenti più dolorosi della sua vita giunsero quando le sue relazioni c...